Quando pensi a Fontanarossa la identifichi con alcune persone che vedevi ogni volta che vi tornavi, con cui parlavi, che apprezzavi per la loro simpatia, la loro umanità. Mi vengono in mente Giannin, Remo e tanti altri.
Lino era uno di questi, me lo ricorderò sempre presente quando c’era da lavorare nella sala da ballo, quando c’era da fare la polenta e quando si doveva partecipare all’assemblea dell’Associazione, le sue partite a carte alla sera nel bar, la sua grappa che offriva a tutti alla Festa delle famiglie. Lo ricordo quando trafficava dietro alla legna nel baraccone, quando accudiva il suo orto o quando andava dai suoi conigli e tutte le volte che lo incontravi scambiavi due chiacchiere, sempre cordiale e disponibile, gli ultimi anni un po più accigliato per gli acciacchi che cominciavano a pesargli.
Quest’anno, già minato dalla malattia e appena uscito dall’ospedale, non aveva assolutamente voluto far mancare la sua piazza alla Festa delle aie, ed era lì con noi a fare festa, una delle ultime volte che è stato insieme a noi, felice di avere potuto esserci.
Il vuoto che lascia non sarà facile da colmare, ci mancheranno i suoi commenti, a volte burberi, ma sempre pacati e colmi di buon senso.
Un abbraccio forte a te ora che sei lassù e a Andreina e Graziella.
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