Famiglia: Ombrellifere
Altri nomi del Cumino dei prati :
Anice dei Vosgi, caravita, carvi, cimino, cumino tedesco, cummel, kummel, fenocch salvadegh, garvese, pestenaria, sciarel
Descrizione:
Erbacea biennale con fittone bianco e carnoso, ha fusto eretto (60-80 cm), scanalato, sottile e ramificato. Le foglie sono alterne, picciolate e si dividono in lacinie sottili. I fiori, di colore bianco e raccolti in ombrelle, compaiono in maggio-giugno. I frutti sono composti da due acheni incurvati e solcati da nervature.
Dove si trova:
Frequente nei prati e nei pascoli delle zone submontana e alpina, viene spesso coltivata come pianta aromatica
Parti utilizzate:
Soprattutto i semi ma anche i frutti separati per battitura dalle ombrelle raccolte a maturazione e fatte essiccare
Tempo di raccolta e conservazione:
Raccolta: La raccolta dei semi aromatici si attua nell’estate del secondo anno di coltivazione: nei mesi di luglio e agosto si recidono le ombrelle quando i frutti iniziano a maturare, cioè assumono una tonalità bruna. La raccolta va fatta al mattino quando la pianta è ancora coperta di rugiada, altrimenti i semi, seccandosi troppo rapidamente, cadono a terra.
Conservazione: Dopo averle lasciate seccare al sole le ombrelle fiorifere vanno battute con una canna per favorire il distacco dei semi.
Come si coltiva:
Si semina nella tarda primavera in terreni di qualsiasi genere purché ben lavorati e ben esposti al sole, in file distanti circa 30 cm l’una dall’altra; le piantine andranno poi diradate lasciando fra loro una distanza di circa 20 cm. La fioritura avviene a partire dal secondo anno di vita.
Principi attivi:
I frutti di cumino, contengono un olio essenziale la cui frazione più importante è costituita da terpeni, come carvone e limonene.
Proprietà:
Presenta un olio essenziale molto aromatico; è carminativo, stomachico, galattologo.
Infuso, decotto, tintura e vino per i disturbi causati da cattiva digestione e mestruazioni con flusso scarso.
Gargarismi con l’infuso per alitosi; impacchi con l’infuso per emorroidi. L’olio essenziale può essere impiegato in frizioni e massaggi per stimolare la circolazione del sangue; viene anche molto utilizzato dall’industria farmaceutica per correggere l’aroma dei medicinali.
L’infuso aggiunto all’acqua del bagno apporta un effetto tonico e stimolante, oltre a profumare la pelle.
Erba aromatica molto utilizzata, soprattutto in Italia nordorientale, sia in cucina che per la preparazione dei liquori.
Se si coltiva nell’orto, fare attenzione all’effetto infestante, tipico di tutte le ombrellifere, che avviene lasciando andare la pianta a seme senza controllo.
Preparazione e uso:
Decotto di cumino dei prati
Mettete in infusione 5 g di cumino dei prati (frutti) in 1 l d’acqua. Fate sciacqui e gargarismi contro l’alitosi.
Notizie e curiosità:
I semi sono nocivi per i piccoli uccelli, mentre i piccioni ne sono ghiottissimi.
Il cumino viene apprezzato come foraggio dal bestiame e un cucchiaio di semi aggiunto per una settimana all’avena dei cavalli dà loro la carica.
Il Cumino dei prati in cucina:
I semi in cucina hanno un impiego simile a quello dei semi dell’anice. Vengono usati nella preparazione di liquori (il famoso Kummel), dolci, confetture, pani aromatici e nel nord Europa anche per aromatizzare minestre, crauti, piatti di carne, formaggi, sughi.
AVVERTENZA
Non va confusa con altre ombrellifere velenose. L’essenza, assunta in forti dosi, è tossica per l’uomo.
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