Andrea ci ha lasciato otto anni fa. Aveva 26 anni, grande lavoratore, una forza enorme, generoso, con una simpatia che ti portava istintivamente a volergli bene. Andrea è nato e vissuto in Val Trebbia, dividendosi tra Borgo, frazione di Gorreto e Torriglia. In estate la maggior parte dei suoi amici era a Fontanarossa, che si trova a soli 3 km da Borgo, e lì tutti lo ricordano con affetto, sempre con la battuta pronta, sempre disponibile allo scherzo, con chiunque, giovani e anziani.
Questa estate don Giacomo Ferraglio, instancabile parroco di numerose parrocchie nei comuni di Ottone, Gorreto e Rovegno e Michele Guaraglia di Fontanarossa, assessore del Comune di Gorreto e amico di Andrea, hanno avuto l’idea di celebrare una messa sul Monte in memoria di Andrea.
Per i fontanarossini il monte Cavalla è solamente “il Monte” ed è uno dei posti più incantevoli della Val Trebbia, specialmente in primavera quando i suoi prati si coprono di splendidi fiori e in particolare di narcisi che lo fanno sembrare coperto di neve.
Andrea amava moltissimo il Monte al punto che i suoi genitori e i suoi amici, dopo la sua scomparsa vi misero una lapide in suo ricordo.
Don Giacomo e Michele hanno quindi messo in pratica la loro idea e giovedì 28 agosto una comitiva di circa 60 persone è partita verso il Monte: la maggior parte a piedi mentre coloro i quali non erano in grado di affrontare la salita hanno approfittato di un passaggio sui due trattori che hanno seguito il gruppo.
La giornata era bella e calda; intorno alle 10 tutte le persone sono arrivate in via Piana, accolte dallo zampillo dell’acqua della vasca per il bestiame, finalmente tornata a sgorgare dopo parecchi anni durante i quali era rimasta a secco.
In via Piana, vicina alla vasca c’è la lapide in memoria di Andrea e un tavolo per il pic-nic che don Giacomo avrebbe trasformato in un improvvisato altare.
Il sacerdote ha iniziato a celebrare la Santa Messa con tutti i presenti raccolti attorno alla lapide a rafforzare, in quel momento, la vicinanza ad Andrea.
Don Giacomo nell’omelia, incentrata sul tema dell’amore, ha ricordato che la messa si stava celebrando nella chiesa più bella del mondo, la natura creata da Dio, e che il fatto di trovarci sul “Monte” ci permetteva di essere ancora più vicini a Lui.
Terminata la Santa Messa è iniziato il pranzo al sacco. I genitori di Andrea avevano portato focaccia, dolci e vino per tutti mentre tra i vari “commensali” è iniziato uno scambio dei manicaretti preparati per l’occasione.
Finito il pranzo tutta la comitiva ha ripreso il cammino raggiungendo la vetta del monte e il Pian della Cavalla per godere lo splendido scenario naturale che offre questo altopiano e per andare sul crinale a vedere la vicina valle del Cassingheno con Fascia, Rondanina e Carpeneto.
Insomma una bella giornata trascorsa in amicizia e a contatto della natura, accompagnati idealmente da Andrea che questi luoghi amava tanto.
Alla fine, ringraziando don Giacomo e Michele per la bellissima iniziativa, ci si è ripromessi, organizzandoci ancora meglio, di ripetere questa gita il prossimo anno. Marco Gallione
(Questo articolo è stato pubblicato sul N° 3 del 08/01/09 del settimanale “La Trebbia”)
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