Nei documenti antichi Fontanarossa è
sempre scritto "Fontana Rubea" cioè fontana rossa,
tuttavia il Carraro dice che la parola "rossa" sia corruzione
di roggia.
Nel “Bollettino Ligustico “ 1956 N° 1-3 il paese
è indicato , insieme ad altri limitrofi, come sede di ritrovamenti
di reperti di età romana di modesta entità ma che
comunque fanno supporre la presenza di insediamenti romani omogenei
sui due versanti , piemontese e ligure , della dorsale Antola-Carmo
.
Fino alla fine del Medioevo non si hanno documenti e testimonianze
sulla storia di Fontanarossa sebbene nel cimitero del paese si possa
ancora trovare l'antica chiesa saracena di Santo Stefano costruita
attorno all'anno Mille; la chiesa è definita saracena in
quanto presenta caratteristiche tali da far pensare che sia stata
edificata appunto da saraceni; infatti nel 935 i pirati saraceni
del califfo Maliero Muhamond misero a ferro e fuoco Genova e in
seguito spinsero le loro razzie fino all'entroterra.Si può
presumere che una volta respinti i pirati, delle colonie siano rimaste
in Liguria e che, per evitare le persecuzioni, queste si siano rifugiate
in borghi che ritenessero sufficientemente isolati; è probabile
che uno di questi gruppi di fuggiaschi, all'epoca definiti "marrani",
si sia rifugiato a Fontanarossa e qui vi abbia edificato quella
che poi sarebbe diventata la chiesa di S. Stefano.
Qualcosa di più sicuro si sa per epoche più recenti
. Nel 1197 il paese era soggetto ai Malaspina, potente famiglia
ghibellina, e Muso Ferrario e Giovanni di Fontana Rossa erano loro
vassalli. Nel 1361 il paese fu ceduto , insieme ad altre terre ,
a Galeazzo II Visconti , signore di Milano , ed in seguito passò
ai Fieschi.
Nel 1515 Fontanarossa era sotto la signoria dei Pallavicini e dei
Principi Doria di Genova che la possedettero per secoli e vi costruirono
il poderoso “palazzo” che esiste ancor oggi anche se
senza l'imponente torrione che l'adornava ; esso fu per lungo tempo
“Corte di Giustizia” con tanto di prigioni , trabocchetti
, forca e ruota.
Da atti storici depositati presso l'Archivio di Stato di Genova
si deduce che a Fontanarossa e precisamente in una sua frazione,
le Ferriere, possa essere nata Susanna da Fontanarossa , madre di
Cristoforo Colombo, come. attesta anche un'iscrizione su marmo nel
centro del paese Nel 1668 il paese apparteneva ai Doria della Cabella
e venti anni dopo ne era feudatario Girolamo Spinola; nel 1783 era
feudo dei Doria.
In un documento napoleonico della fine del XVIII secolo Fontanarossa
è citata insieme a Orezzoli e Pregola quale confine di circoscrizione
territoriale e civile. Nella storia recente il paese segue il destino
delle vicende italiane ed emiliano - liguri in particolare : passò
sotto il Regno di Sardegna , Regno d'Italia , Provincia di Pavia
, Circondario di Bobbio , Mandamento di Ottone , Comune di Gorreto
che nel 1924 passa sotto la Provincia di Genova ed infine Repubblica
Italiana.
Nelle guerre di indipendenza gli abitanti di Fontanarossa diedero
il loro contributo all'Italia , uno di essi , Biggi Carlo , partecipò
alla spedizione dei Mille con Garibaldi ; ben sette persone morirono
nella Prima Guerra Mondiale ed una , Mangini Giacomo , nella Seconda.
In quest'ultima guerra a Fontanarossa passarono partigiani e tedeschi
, ci furono rastrellamenti , nel paese vennero nascosti ebrei perseguitati
e prigionieri inglesi fuggiaschi per i quali i Fontanarossesi corsero
rischi enormi ma ebbero modo di dimostrare il loro grande cuore
. Nell'ultimo secolo molti abitanti sono emigrati sia verso il Nord
America sia verso le più vicine Genova e Milano ma ovunque
si sono distinti per le loro laboriosità , tenacia e capacità
.Negli ultimi decenni il paese sopravvive soprattutto grazie al
turismo che nel periodo estivo fa aumentare la popolazione di qualche
centinaio di unità.
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