Famiglia: Violacee
Descrizione: La Viola Mammola è una pianta erbacea,
perenne, con rizoma breve da cui partono stoloni che radicano nel
terreno.
Le foglie sono riunite in una rosetta basale, hanno un lungo picciolo,
sono di forma ovale e spesso reniforme, con margine crenato.
I fiori sono profumati, viola, raramente bianchicci e con lungo
peduncolo provvisto, a metà della sua altezza, di due bratteole
opposte; la sua corolla è formata da cinque petali di cui
quello inferiore è prolungato posteriormente in un piccolo
sperone dello stesso colore.
Dove si trova: La Viola Mammola cresce dal mare alla zona
montana nei luoghi erbosi e boschivi, più frequentemente
al nord e al centro.
Le parti utilizzate: Della Viola Mammola si raccoglie il
rizoma in primavera e in autunno, e i fiori, appena sbocciati, in
febbraio – maggio, recidendoli senza il picciolo (peduncolo).
Il rizoma si essicca al sole e si conserva in sacchetti di carta
o tela.I fiori si essiccano al buio e si conservano al riparo dalla
luce.
Proprietà: La Viola Mammola viene utilizzata dai profumieri
che ne estraggono l’essenza.
La porzione aerea e soprattutto i fiori hanno buone proprietà
espettoranti (favoriscono l’espettorazione del muco) e calmanti
della tosse, facilitano l’emissione di sudore e urine, regolano
leggermente l’intestino.
Queste prerogative sono sfruttate per fare tisane e infusi utili
per curare determinate malattie; la pianta ha anche un impiego esterno
sulle irritazioni della bocca e della gola, sulle eruzioni cutanee,
le contusioni, le ragadi e le scottature.
Le radici sono fortemente emetiche (provocano il vomito).
Preparazioni e uso:
Uso interno:
Per la tosse e le irritazioni delle vie aeree
Infuso: 2 g di fiori in 100 ml di acqua.
Due o tre tazze al giorno (addolcite col miele).
Uso esterno:
Per le contusioni e le scottature.
Decotto: 5 g di fiori in 100 ml di acqua.
Fare lavaggi e applicare compresse imbevute di decotto sulla zona
interessata.