Anche se a prima vista le castagne possono
sembrare tutte uguali, ne esistono di molte varietà. Quelle che
troverete qui elencate sono quelle che si raccolgono a Fontanarossa
(purtroppo per il momento non abbiamo immagini per ogni varietà,
ma rimedieremo appena possibile).
Temporia :
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E' la varietà migliore e si presta ad ogni utilizzo. |
Franzigliunna :
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E' una castagna adatta per le pelate e per le
caldarroste. |
Ciapparinna :
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Castagna buona per fare le caldarroste. |
Gentì :
Varietà adatta per le pelate e le caldarroste.
Magliunna, mora, pelosa :
Queste sono varietà più scadenti e vengono raccolte per essere essiccate.
Conservazione :
Una volta che le castagne sono state raccolte
è bene farle asciugare allargandole sopra una tavola di
legno; comunque vanno consumate entro breve tempo perchè
deperiscono facilmente.
Alcuni congelano i frutti in freezer; se si prevede di fare caldarroste
incidere la buccia prima di congelarle.
Un ottimo mezzo per conservare le castagne è quello della
novena; questa pratica consiste nel mettere i frutti in un recipiente
pieno d'acqua a temperatura ambiente. Il primo giorno bisogna
rivoltare spesso le castagne per fare venire a galla gli esemplari
bacati (che col tempo diventano addirittura tossici), senza mai
cambiare l'acqua. La conservazione è resa possibile da
una leggera fermentazione lattica che si instaura nell'acqua,
acidificando di poco i frutti ma in compenso mantenendoli turgidi
come il primo giorno di raccolta. Passati i nove giorni sciacquare
e asciugare le castagne solo su piani di legno, non debbono assolutamente
toccare il metallo. Per sapere se la fermentazione è andata
a buon fine lasciare cadere i frutti uno sopra l'altro: il suono
che emettono deve essere come quello di un tamburello. Dopo la
novena tenere le castagne al fresco per 2 o 3 settimane in sacchetti
di iuta, oppure congelarle in freezer (se si prevede di arrostirle
fare un'incisione sulla buccia).