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Porcino (Boletus edulis)
A Fontanarossa è il fungo per antonomasia. In autunno
avanzato la cuticola può presentarsi decolorata,
quasi bianca ( i "ciumin"); alcune fonti in questo
caso tendono a farne una specie a sè stante con il
nome di Boletus albus Persoon. La raccolta di questo fungo
va fatta con criterio perchè la raccolta indiscriminata
e senza rispetto per il suo ambiente sta mettendo in serio
pericolo la flora micologica. E' un fungo ottimo, adatto
per ogni preparazione.
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Galletto (Cantharellus cibarius)
Dopo il porcino è uno dei funghi più apprezzato
e conosciuto. Ottimo sia cotto che conservato sott'olio.
Spesso a Fontanarossa è il premio di consolazione
per chi non è riuscito a trovare il più ambito
porcino.
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Colombina (Russula aurata)
La colombina (o cumbetta) qui raffigurata è la migliore
ma soltanto una delle tante varietà esistenti di
questo tipo di fungo. I nostri boschi ne sono ricchi. Le
varietà commestibili sono quelle dorata, gialla,
verde mentre normalmente quelle di colore rosso non sono
commestibili per il loro sapore amarognolo ed alcune per
la loro tossicità. La raccolta delle colombine a
volte ci permette di non tornare proprio a mani vuote dall
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Pinarello - Funzu de pin (Boletus granulatus)
Come indica chiaramente il nome è un fungo che nasce
nelle radure dei boschi di pino (a Fontanarossa ne crescono
in buon numero a Prato di Borgo). E' commestibile ma normalmente
viene classificato come "buono" e quindi niente
di eccezionale. Da raccogliere soltanto se lo si riconosce
perfettamente.
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Barbiscin (Polyporus frondosus)
Ha una carne bianca, di buon odore e sapore, un pò
fibrosa. A Fontanarossa è raccolto soltanto da chi
lo conosce bene e che quindi sa dove e in che periodo nasce.
Ha la particolarità di nascere sui tronchi o le radici
di latifoglie. Eccellente se conservato sott'olio.
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Trulla - Mazza di tamburo (Lepiota procera)
E' un fungo abbastanza comune a Fontanarossa, specialmente
sul monte, in quanto nasce più facilmente nei prati.
Da giovane il cappello è ovoidale e racchiuso sul
gambo, poi si apre e può raggiungere anche i 30 cm
di diametro. Si mangia solo la carne del cappello che è
prelibata, ottima alla piastra e impanata e fritta.
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