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Famiglia: Brabicaceae
Descrizione: La Borsa di pastore è una pianta erbacea
annuale, a volte biennale; ha dei peli semplici e i fusti eretti
(alti fino ad 80 cm), sono spesso ramificati, soprattutto in piante
cresciute in ambienti ricchi di sostanze nutritive.
Se viene stropicciata ha un odore solforato. Le foglie basali sono
riunite in rosetta, il loro picciolo è corto ed hanno forma
variabile; le foglie del fusto sono sessili, hanno forma sagittata
e sono amplessicauli.
I fiori, in numero elevato, sono inseriti su racemi senza foglie;
i singoli fiori sono molto piccoli, hanno 4 sepali verdi e 4 petali
bianchi.
I frutti sono a forma triangolare con la base a forma di cuneo e
l’apice incavato e ricordano le borse dei pastori abruzzesi.
Dove si trova: La Borsa di pastore è diffusissima
in tutta Italia, dalla regione mediterranea a quella alpina; si
trova generalmente nei luoghi coltivati, ma anche nei muri, negli
incolti, nelle radure dei boschi.
Parti utilizzate: Della Borsa di pastore si raccoglie la
parte aerea tutto l’anno perché i semi cadono appena
nascono e quindi danno origine a tante generazioni in un anno.
Si usa normalmente la pianta fresca.
Proprietà: I principi attivi presenti nella Borsa
di pastore hanno tutti la proprietà di far contrarre la muscolatura
dell’utero per cui ne frenano le emorragie, regolarizzando
il ciclo mestruale.
Giovano anche nelle epistassi (emorragie nasali), nelle emorroidi
sanguinanti e nelle gengive sanguinanti.
Preparazioni e uso: Le preparazioni sono solo ad uso interno
e le principali sono: il decotto, la tintura, la tintura vinosa;
la Borsa di pastore entra anche a far parte di tisane usate per
la diatesi emorragica (tendenza dell’organismo alle emorragie).
Uso interno:
Per mestruazioni abbondanti e dolorose
Decotto:
5 g della pianta fresca in 100 ml di acqua.
Un cucchiaino ogni ora (fino a cinque complessivamente).
Per regolarizzare la periodicità delle mestruazioni si possono
bere uno o due cucchiaini di decotto per otto giorni prima della
data prevista.
Ogni tipo di utilizzazione va fatta comunque con l’approvazione
e sotto il controllo del medico.
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