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Descrizione: La Margherita è fornita di un rizoma corto
da cui, durante la stagione autunnale, si sviluppano alcune rosette
di foglie che nella primavera successiva producono dei fusti semplici
o ramificati alti fino a un metro.
Le foglie sono di varie forme con margine dentato o inciso.
I fiori sono riuniti in capolini di alcuni centimetri di diametro.
Vi sono due tipi di fiori: quelli periferici dotati di una lunga ligula
bianca che termina all’apice con due o tre denti, e quelli interni
gialli che hanno una corolla tubulare divisa invece all’apice
in cinque piccoli lobi. Dove si trova La Margherita
è comune dal mare alla zona alpina nei luoghi erbosi, nei prati
e nei campi; è anche coltivata come pianta ornamentale.
Parti utilizzate: Della Margherita si raccolgono i capolini
di questa pianta all’inizio della fioritura, in maggio e in
luglio, recidendoli senza il peduncolo, e si conservano in recipienti
di vetro o porcellana dopo averli fatti essiccare all’ombra
in un luogo aerato. Proprietà: I fiori della
Margherita hanno proprietà tossifughe (calmano la tosse), antispasmodiche
(calmano gli spasmi), astringenti (riducono la secrezione dei tessuti).
Infatti, mediante infuso, possono essere utilizzati per calmare la
tosse, i dolori addominali dovuti a coliche intestinali e per regolare
e stimolare il ciclo mestruale.
Mediante sciacqui, gargarismi, lavaggi, possono essere utilizzati
come astringenti e lenitivi nel caso di abrasioni, piccole scottature,
infiammazioni di bocca, gola e gengive.
Può essere usata nella cosmesi per normalizzare le pelli grasse,
impure, con pori dilatati. Preparazioni e uso:
Uso interno:
Come sedativo della tosse e dei dolori addominali. Infuso:
2 g di fiori in 100 ml di acqua.
Una o due tazzine all’occorrenza. Uso esterno:
Come astringente della cute, delle mucose, lenitivo di infiammazioni
e scottature. Infuso: 5 g di fiori in100 ml di acqua.
Fare sciacqui e gargarismi, lavaggi, applicare compresse imbevute
di infuso sulle zone interessate.
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