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Famiglia: Ericaceae Descrizione: E’
un piccolo arbusto alto da pochi a 50 cm; le foglie sono ovali o ellittiche,
il margine è dentellato; i fiori sono penduli e normalmente
solitari, la corolla è di colore bianco-rosato. Dove
si trova: Cresce nella zona submontana e montana; è frequente
nelle Alpi e si rinviene nell’Appennino fino all’Abruzzo;
si trova nei boschi e nelle brughiere. Le parti utilizzate:
Le foglie e i frutti. Le foglie si raccolgono in giugno-luglio, i
frutti a maturità in agosto usando gli appositi pettini.
Le foglie si essiccano all’ombra e si conservano in sacchetti
di carta o tela; i frutti si usano normalmente freschi o si surgelano
per conservarne le caratteristiche, oppure si trasformano in marmellate
e gelatine. Proprietà: I frutti del mirtillo
contengono molti acidi organici (malico, citrico ecc.) tonificanti
dell'apparato digerente, zuccheri, tannini, pectina, mirtillina (glucoside
colorante), antocianine, le vitamine A, C e, in quantità minore,
la vitamina B. Oltre alle loro proprietà alimentari e rinfrescanti,
i mirtilli sono astringenti, antidiarroici, antisettici e vermifughi
e sono consigliati nei seguenti casi:
1-Alterazioni circolatorie del sistema venoso, come pesantezza delle
gambe, varici, flebiti, ulcere varicose ed emorroidi. Le antocianine
del mirtillo agiscono proteggendo e rinforzando la parete dei vasi
capillari e venosi: impediscono così la fuoriuscita di proteine
e di liquido nei tessuti e favoriscono la riduzione di edema e di
congestione; inoltre i mirtilli agiscono sul cuore, aumentando la
resistenza del muscolo cardiaco (miocardio).
2-Degenerazione della retina e diminuzione della vista: le antocianine
del mirtillo agiscono sui capillari della retina, migliorando l'irrorazione
delle cellule sensibili alla luce e sono molto utili per migliorare
l'adattamento all'oscurità. L'uso del mirtillo è particolarmente
indicato nei casi di retinopatia diabetica, di miopia e nei casi di
degenerazione della retina dovuti a ipertensione, ad arteriosclerosi
o a altre cause, ad esempio la retinite pigmentaria.
3-Diarree in generale e in particolar modo quelle causate da infezioni
dovute all'alterazione della flora intestinale: per il suo effetto
antisettico il mirtillo può arrestare la flatulenza, causata
dalla fermentazione e dalla putrefazione intestinale; inoltre decongestiona
e normalizza il funzionamento dell'intestino, soprattutto del colon.
Si è verificato sperimentalmente che sia le bacche sia le foglie
del mirtillo rallentano lo sviluppo eccessivo dei colibacilli, responsabili
delle flora intestinale e di altre infezioni urinarie.
4-Parassitosi intestinale, causata in particolare dagli ossuri, piccoli
vermi che sono spesso presenti nell'intestino dei bambini: in questo
caso si raccomanda una cura di mirtilli freschi o preparati come purè,
per tre giorni consecutivi, durante i quali è permesso bere
solo del latte.
5-Infezioni urinarie: il succo fresco di mirtillo e i suoi estratti
esercitano un'azione antisettica sugli organismi urinari come la vescica
e l'uretra. Alle donne che soffrono di cestite recidiva si consiglia
l'assunzione continuativa di mirtilli per un tempo che va da uno a
tre mesi, per prevenire la ricadute.
6-Malattie dellla pelle, come l'eczema, la follicolite e le ulcere
varicose: in questi casi si applica localmente il succo di mirtillo,
come lozione fresca, o concentrato per cottura.
Le foglie del mirtillo meritano una menzione speciale; contengono
tannino, glucosidi flavonoidi e glucochina, sostanza che abbassa il
contenuto di glucosio (zuccheri) nel sangue: possiedono cioè
gli effetti astringenti e antidiarroici dei frutti, ma sono anche
ipoglicemizzanti; si consigliano quindi ai diabetici, in quanto consentono
di ridurre le dosi di farmaci per via orale o quelle di insulina.
Preparazione e uso:
Uso interno:
In caso di pesantezza delle gambe, varici, flebiti, ulcere varicose
ed emorroidi. Migliorano l'irrorazione delle cellule della retina
migliorando l'adattamento all'oscurità. In caso di infezioni
dovute all'alterazione della flora intestinale. Succo fresco
- si ottiene pestando e poi filtrando i frutti maturi; se ne prendono
5-10 cucchiai a ogni pasto. Decotto - far bollire 50-70
g di frutti in 1 litro d'acqua per 15 minuti, filtrare e bere a piacimento
nell'arco della giornata. In caso di ossiuri, piccoli vermi presenti
nell'intestino dei bambini. Cura di mirtilli - da mezzo
a 1 chilo di mirtilli al giorno, freschi o cucinati come purè,
assunti come unico alimento per un periodo di 3-5 giorni. La cura
deve essere seguita con cautela e può essere integrata da altri
alimenti, come ad esempio il latte, se si dovesse avvertire un senso
di debolezza. Pertanto, non è consigliabile ai bambini, i quali
potrebbero risentire negativamente di una tale restrizione alimentare.
In caso di infezioni dovute all'alterazione della flora intestinale.
Infuso di foglie - con 30-40 g in 1 litro d'acqua. Nella
cura del diabete, berne 3 o 4 tazze al giorno, non dolcificate. Contro
la diarrea, una tazza dopo ogni evacuazione, finché la situazione
non si normalizza.
Uso esterno:
In caso di eczema, la follicolite e le ulcere varicose. Lozioni
- si può usare sia succo fresco sia il decotto dei frutti.
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