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Famiglia: Composite Descrizione: Il Tarassaco
è una pianta erbacea perenne con un rizoma verticale cilindrico.
In basso c’è una radice a fittone. I fusti, semplici,
senza foglie, sono alti fino a 40 cm.
Le foglie sono riunite in una rosetta basale, possono essere erette
o sdraiate al terreno.
La loro forma è lanceolata oppure obovale e certe volte irregolarmente
incisa, l’apice è spesso triangolare.
I fiori sono gialli e riuniti in capolini portati singolarmente all’apice
dei fusti.
I fusti sono disposti a formare un ombrello e sono dotati di un ciuffo
(pappo) che favorisce la disseminazione anemofila. Le
parti utilizzate: Del Tarassaco si raccoglie il rizoma in settembre
– ottobre o in febbraio, prima che la pianta fiorisca.
Si lava per liberarlo dalla terra e bisogna tagliare le radici laterali.
Il rizoma si essicca poi al sole o sulla stufa, a temperature moderate,
e si conserva in vasi di vetro. Proprietà:
Il Tarassaco è una delle erbe più note e diffuse della
cultura popolare.
Moderne ricerche hanno confermato che il Tarassaco ha effettivamente
proprietà coleretiche (aumenta la secrezione della bile) e
colagoghe (stimola la secrezione biliare), utili in caso di itterizia,
calcoli biliari e in genere di insufficienza epatica. Ha proprietà
amaro- toniche e digestive utili per l’inappetenza ( scarso
appetito) e le dispepsie ( disturbi della digestione). Il Tarassaco
è ritenuto infine blando lassativo (favorisce l’evacuazione
delle feci) e un lenitivo delle infiammazioni emorroidali.
La sua funzione disintossicante si riflette sulle pelli impure e malsane
rendendole fresche e luminose.
L’infuso dei fiori ha applicazioni cosmetiche e come lozione
per schiarire le efelidi. Preparazioni e uso:
Uso interno
Per depurare l’organismo, stimolare la funzione del fegato,
dei reni e dell’intestino. Decotto: 3 g del rizoma
in 100 ml di acqua.
Fino a tre – quattro tazze al giorno, a sorsi lontano dai pasti
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